Impara l’arte (del mosaico) all'Accademia

Non è più periferia la sede della storica accademia di Ravenna: l'inurbamento degli ultimi anni ha creato come una cittadella (a cui certo mancano ancora alcuni servizi di base, come una buona ciclabile) e i ragazzi che la frequentano vivono, in questo particolare edificio che fu un centro di formazione professionale di alto profilo, in uno spazio che ricorda paesaggi ibridi di altri luoghi.

Abbiamo intervistato Paola Babini, coordinatrice del corso dell'Accademia di Bologna, e girovagato per le aule che ospitano studenti di varie età.

“Vedi – dice Babini – questa è un po' la caratteristica di questa particolare Accademia: nello stesso giorno puoi incontrare i bambini che sono venuti a fare un laboratorio per sperimentare il mosaico e gli studenti dell'Accademia di Roma”.

Sono infatti presenti 12 studenti dell'accademia della capitale che stanno lavorando, guidati dai colleghi di Ravenna e sotto l'attento occhio di Tinarelli, a una serie di mosaici che saranno poi istallati al Liceo Tasso di Roma. Passa a controllare i lavori anche lo storico mosaicista Cicognani...

- Ecco, succede così. Siamo in una fase particolare: molti progetti crescono, non riesco neanche ad elencarteli tutti. Ad esempio abbiamo eseguito un lavoro per i Carabinieri, e ora sono arrivati gli artiglieri...ieri è stato in visita il questore...

- Ma cosa si impara di unico qui? So che quest'anno c'è stato un boom di iscrizioni...

- In effetti quanto seminato in questi anni si è tradotto quest'anno in un incremento notevole di richieste. Parliamo sempre di numeri diversi da quelli delle grande accademie, ma bisogna pensare anche che l'offerta formativa è costituita da un corso triennale ad indirizzo Mosaico e un biennio specialistico della stessa disciplina. Tuttavia la particolarità del corso è che, soprattutto nel triennio, gli studenti possono assaggiare e conoscere molti linguaggi e tecniche, dalla Pittura alla Fotografia alla Scultura.

- Quindi finito il Triennio possono anche specializzarsi in altri indirizzi?

- Assolutamente sì. Molti in effetti lo fanno. Così come non tutti coloro che affrontano il biennio provengono da Mosaico. Diciamo che il Mosaico è la disciplina trainante, ma è soprattutto un leitmotiv di lettura delle altre discipline. Uno stimolo concettuale.

- Chi è il vostro studente ideale?

- Sicuramente chi pensa ad un futuro artistico, anche se ad essere sinceri sono una minoranza. Oggi i ragazzi scelgono con più facilità indirizzi che prevedono l'utilizzo di arti applicate o tecnologie. Non so se sia la crisi o un mutamento del mondo dell'arte. Ma penso lo stesso che il cardine dell'Accademia debba essere il lavoro dell'artista.

- E da dove provengono?

- Diciamo che negli ultimi anni c'è stata una prevalenza di italiani provenienti da ogni parte della penisola, con qualificate presenze di studenti stranieri da ogni continente...

Nel frattempo mentre osserviamo il lavoro degli studenti di Roma mi presenta una studentessa russa e una coreana...

- Vengono dalla Sardegna, come dal Veneto. Ci conoscono attraverso internet perlopiù. Alcuni richiamati dal Mosaico, altri da Oreficeria, qualcuno dal corso di Fotografia...

- Lo tiene sempre Guido Guidi?

- Guidi ora tiene un workshop che vede la partecipazione anche di non iscritti canonici al corso, il corso annuale è tenuto da Buda. Ma il lavoro di fotografia è sempre molto importante.

- Quali sono le ragioni per cui vale la pena di iscriversi a Ravenna?

- Direi la pluralità di stimoli, il fatto che il corso ti permette di avere un ampio raggio di esperienze curricolari, ma allo stesso tempo il fatto che è un unicum. Poi c'è questo clima di famiglia, in cui arrivano molte cose, alcune piccole, altre grandi, e c'è un rapporto individuale molto stretto. Ora ad esempio nel laboratorio di Mosaico di Strada stanno lavorando ad un progetto che sarà presentato il 18 luglio in Darsena ispirato al Museo del Bardo...(entriamo mentre i bambini stanno completando i loro lavori a mosaico...nel frattempo alcuni studenti dell'Accademia stanno lavorando ad alcuni singolari mosaici). Si tratta di figure marine realizzate con un particolare materiale fluorescente che riceviamo da una ditta di Sassuolo. Adesso un'altra ditta, questa volta di Ascoli Piceno, ci ha chiesto di testare un loro materiale per realizzare borse di lusso con inserti a mosaico...

Paola riflette. Nel frattempo squilla per l'ennesima volta il telefono...

- Avete dati su cosa fanno successivamente i diplomati dell'Accademia?

- Siamo ancora agli inizi da questo punto di vista. Molto va ancora implementato: ti posso dire che molti portano questa esperienza in altri luoghi, ad esempio una ex studentessa ha aperto un laboratorio di mosaico a Caserta. Vorrei ricordare che comunque le occasioni sono differenziate sulla base anche degli interessi dei singoli studenti: mostre, progetti, attività che si intersecano con il design, sono tante le strade che possono essere intraprese.

- Che cosa ti aspetti dal futuro?

- Credo che l'Accademia di Ravenna potrebbe diventare un'esperienza di eccellenza. Il polo perlomeno europeo del Mosaico e una fucina per gli artisti. Sarebbe opportuno anche ampliare l'offerta formativa, senza sovrapporci ad altri progetti, ci sono comunque spazi interessanti da esplorare. Ci stiamo lavorando!


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