Personale di Victor Fotso Nyie
Galleria Comunale d'arte La Molinella - Faenza
Sabato 15 gennaio h 17.30
Dopo l'importante personale a Ferrara a Palazzo Turchi di Bagno, organizzata in seguito all’assegnazione del primo premio Biennale Don Franco Patruno di novembre 2021, sarà possibile ammirare le opere di Victor Fotso Nyie anche a Faenza, città in cui vive e lavora.
Victor Fotso Nyie è protagonista di una suggestiva esposizione, nella quale emerge una poetica ormai definita e matura, ancorata alla grande, sapienza tecnica perfezionata in Italia e ispirata al forte desiderio di comunicare valori e temi della sua cultura di origine.
Curata da Elettra Stamboulis, la mostra offre nel titolo Quella terra tra le mani una chiave di interpretazione esplicita e ironica al contempo delle sue installazioni in ceramica del giovane artista di origine camerunense e di formazione italiana. Le figure antropomorfe create con grande maestria dall'artista rappresentano con determinazione, ma anche con un tocco ironico, il saccheggio dell'arte africana da parte del colonialismo europeo prima e delle super potenze poi. Certo, l'aggettivo determinativo "quella" non è chiaro a quale terra faccia riferimento, ed è proprio in questa ambiguità che si gioca l'ottimismo onirico di riappropriarsi del proprio patrimonio.
Come afferma Fotso Nyie, la sua poetica «è caratterizzata dal tema della “riappropriazione” del patrimonio culturale africano da parte delle nazioni d’origine. I miei antenati sono stati privati dai coloni di oggetti molto importanti per le loro funzioni sociali, politiche e religiose perché considerati “souvenir” esotici. Il grande problema dell’esportazione coattiva di questi strumenti e della loro alienazione in altri Paesi sta affliggendo più che mai le nuove generazioni. La gioventù africana è costretta a venire in Europa per conoscere la propria storia, per vedere da vicino cose di cui ha solo sentito parlare o di cui ha letto nei libri. […] Di conseguenza essi hanno il dovere di custodirli ed esporli, incuranti dell’irreversibile processo di disidentificazione e devalorizzazione che hanno innescato. Il mio lavoro intende dar voce a questa necessità di riscoperta identitaria e di riscatto morale».
Due bambini in fuga con un prezioso carico di ceramiche, un uomo giovane e fiero nella cui mente si stanno risvegliano memorie ancestrali, uno ragazzo che sogna teneramente abbracciato a un idolo tribale: le rappresentazioni di Fotso Nyie sono presenze conturbanti e potenti, poetiche ma decise a riaffermare le ragioni di una ricerca di radici ugualmente espressa nella forma e nella sostanza, senza dimenticare tutto l’amore per una tecnica appresa in Camerun e perfezionata in Occidente. Un nuovo equilibrio, forse possibile seppure mai definitivo, si profila così in queste opere che ci parlano di un altrove ma ci ricordano l’impegno a cui tutti noi siamo chiamati, qui e ora.
Victor Fotso Nyie è nato a Douala, in Camerun nel 1990, dove si è inizialmente formato. Si è poi trasferito in Italia nel 2012 per motivi di studio. Conseguito il Diploma di Tecnico Superiore per la progettazione e la prototipazione dei manufatti ceramici presso l’Istituito Tecnico Superiore Tonito Emiliani di Faenza, nel 2017 si è laureato a pieni voti in Mosaico all’Accademia di Belle Arti di Ravenna e ha frequentato il Biennio di Scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna. Vive e lavora a Faenza. Ha ottenuto numerosi premi e riconoscimenti.
Info:
Faenza, Galleria Comunale d’Arte La Molinella voltone della Molinella, 2
15 gennaio – 31 gennaio 2022
Apertura martedì e giovedì 16:30 – 19
Gli altri giorni su appuntamento chiamando o inviando un messaggio whatsApp a 3451663714
Inaugurazione sabato 15 gennaio ore 17,30